Percorsi sul Monte Peglia
Il Parco Regionale del Monte Peglia e Selva di Meana, esteso per 4.535 ettari, ingloba parte di Umbria, Lazio e Toscana, divise dal punto di vista amministrativo in regioni diverse, ma naturalmente e storicamente facenti parte di un territorio comune.
Obiettivo del Parco è salvaguardare un ambiente considerato “marginale” e per questa ragione rimasto “ incontaminato” negli ultimi due secoli di industrializzazione e urbanizzazione indiscriminata.
L’altro scopo è quello di conservarne vive le tradizioni e i modi di coltivare e utilizzare una terra “povera” per sostenere la vita di chi ci abita.
Un rapporto di alleanza fra Natura e Uomo di cui si è persa la conoscenza dal momento in cui sono stati introdotti i criteri di agricoltura ad alto reddito, piuttosto spregiudicati, ma imperanti ai giorni nostri, che poco tengono conto della salute e del rispetto sia degli uomini sia dell’Ambiente.
Quindi le passeggiate offrono, a chi si avventura, un doppio regalo di conoscenza: oltre all’ambiente naturale del territorio anche la vita dei suoi borghi come: San Venanzo, San Vito in Monte e il suo Castello, Rotecastello, Collelungo, Fratta Todina, Montecastello di Vibio, Fabro, Ficulle, Carnaiola, Parrano solo per citarne alcuni a poca distanza da Borgo Spante.
Per dire tutto questo in una sola parola si potrebbe parlare di Ecomuseo.
Passeggiate naturalistiche, trekking escursioni alla ricerca delle tracce degli animali selvatici, birdwatching, oppure a caccia di asparagi , funghi , tartufi o bacche a seconda delle stagioni, ricercando erbe selvatiche, officinali o saporite da mangiare, o meglio ancora, semplicemente, belle e varie come la magnifica flora umbra…
Eccovi alcuni dei motivi per vagabondare a piedi o in bicicletta sui sentieri del Parco del Monte Peglia.
Vivrete nell’area verde più grande dell’ Umbria, un’immensa estensione di boschi di diverse essenze che si alza dalle colline di Todi, raccoglie il territorio della montagna di Orvieto, si spinge a sud fino al Alto Viterbese e ad ovest fino ai confini della Toscana.
Una così vasta zona boscata comprende: la intricata e primordiale macchia mediterranea dell’Elmo, e le rive del Tevere che si aprono nel bacino del Lago di Corbara; querceti di farnia , roverella e cerro, anche loro secolari, nella fascia mediana, fino alle pinete di sempreverdi della quota più elevata intorno al Monte Peglia.
Per chi ama lo scorrere dell’acqua e i percorsi selvaggi di fossi e torrenti, sarà eccitante risalirne il corso lungo il Fersenone, il Faena, il Calvana, il Chiani e il Paglia.
Un territorio integro e selvaggio, dove Flora e Fauna rimaste intatte per secoli, si lasciano scoprire dai viandanti attenti e rispettosi che si inoltrano nel folto, seguendo una fitta rete di sentieri e strade non asfaltate.
Nei giorni di primavera non c’è niente di più magico che ricercare le infinite varietà di orchidee selvatiche di cui è ricca la zona.
Ce ne sono più di 40 specie: la presenza di orchidee è il primo segno per ecologi e naturalisti della purezza della terra e delle acque.
In seguito, fedeli ai cicli della natura, anche i bordi dei fossi e delle strade esplodono in fioriture di diversi colori e sfumature (Viole, Primule, Eriche, Orchidee, Anemoni, Buglossoides, Ciclamini, Ginestre, Papaveri, Gigli di San Giovanni, Cardi, Erba di San Pietro, ecc.).
Gli appassionati di birdwatching sapranno avvistare gli uccelli del Peglia: Falco Pecchiaiolo, Nibbio Bruno, Astore, Sparviero, Poiana, ma anche Upupa, Picchio Verde, Picchio Muraiolo, Ghiandaia, Rigogolo e, nelle zone vicine all’acqua, anche il Martin Pescatore!
L’Oasi WWF di Alviano offrirà scorci indimenticabili sulla vita dei migratori aquatici.
Sui sentieri intorno all’Agriturismo Borgo Spante, è facile sentire i richiami di Cervi, Daini, Caprioli e Cinghiali, e molto raramente anche il Gatto Selvatico, osservare le piroette repentine di Scoiattoli rossi e bruni, mentre al calar della sera è possibile incontrare Volpi, Martore, Faine e Tassi.
Camminando in auto all’imbrunire è importante far attenzione ai Ricci, agli Istrici e alle Lepri che spesso cercano di attraversare la strada.
Nelle notti d’estate risuonano dei richiami degli strigidi : Allocchi, Civette, Barbagianni e l’Assioli e in controcanto Usignoli e Grilli rinforzano la melodia; in giugno giochi di luci e ritmo ci vengono regalati da migliaia di Lucciole.
Vi ospiteremo in un regno di preziosi tesori naturali e creature straordinarie dove allargare la conoscenza e lasciarsi catturare dall’amore della Natura Selvaggia!